SCHEDE
Scheda n. 1
Comune: Marsciano
Località: Badiola
Oggetto: Nel luglio 1882 venne rinvenuta un’urna in travertino, attualmente
dispersa, con iscrizione:
pus’la·rufial.
Osservazioni: A commento di tale rinvenimento, possiamo ricordare
l’affermazione di L. Sensi: “Vari gruppi di tombe, con le caratteristiche urne
cinerarie di tipo perugino, sono stati trovati nelle frazioni di Marsciano: Cerqueto,
San Biagio della Valle, Badiola, attestano una frequentazione dell’area in età
ellenistica, in stretta dipendenza dal grande centro di Perugia.”
Tipologia: sepoltura isolata (necropoli?)
Cronologia: età ellenistica
Bibliografia: CIE 4088; L. Banti, Contributo alla storia e alla topografia del
territorio perugino, in SE X, 1936, p. 105, n. 60; F. Cavallucci, Marsciano.
Territorio e nuclei urbani: un’indagine, Milano 1984, p. 52; L. Sensi, Itinerari
etruschi 3. Umbria, Milano 1985, p. 30
Scheda n. 2
Comune: Marsciano
Località: S. Biagio della Valle
Oggetto: “Alcuni anni fa” durante lavori di demolizione della vecchia chiesa di S.
Biagio della Valle, furono rinvenute due lapidi con iscrizioni in caratteri gotici,
già conosciute in base alla descrizione del Belforti e Mariotti della fine del XVIII
sec. Conservate presso uno degli altari minori della nuova chiesa, una delle due
lapidi è in realtà un reimpiego di un’epigrafe romana, quasi certamente funeraria.
Si tratta di un blocco di marmo modanato (lung. ca. 25, spess. ca. 23-25; alt. lett.
3) frammentario, in cui si conservano solamente due righe del testo, oltre ad una
terza, la più alta, di cui rimane solo la metà inferiore delle lettere incise (mentre
l’iscr. medioevale è completa):
[E]utyches
[M]atri piissima[e]
L’iscrizione medioevale sul retro dell’iscrizione romana recita:
Fraternitas S(ancti) Blasii
hanc fenestram ad honore(m) Dei
fecit incidi MCCXV A[ugusti mense]
L’altra lapide medioevale:
Terquini Domini sunt anni mille ducenti augus(ti) mense
fuit hoc opus vere peractuom Ioh(annes) me fecit.
Si riferiscono entrambe ad un restauro della chiesa con l’apertura di una finestra
nel presbiterio, commissionato dalla locale confraternita e compiuto nel 1215.
Osservazioni: Il testo della dedica latina di Eutyches alla madre ci attesta questa
onomastica, riferibile ad un nome o cognome di liberti, di evidente origine greca,
già attestata nella regio VI ad Acqualagna, Amelia, Spello, Sestino, mentre si
tratterebbe della prima attestazione in territorio perugino.
Tipologia: epigrafe romana
Cronologia: in base al tipo di modanatura del blocco, Pagnotta data l’iscrizione
all’età giulio-claudia; il nome Eutyches è inoltre particolarmente attestato fra i
liberti imperiali di I sec. d.C.
Bibliografia: M.A. Pagnotta, Due iscrizioni sepolcrali inedite in territorio
perugino, in BollDep Storia Patria per l’Umbria 78, 1981, pp. 229-234
Scheda n. 3
Comune: Marsciano
Località: S. Biagio della Valle
Oggetto: Nel 1891 fu recuperata un’urna in travertino, rinvenuta “casualmente e
isolata nei pressi di S. Biagio della Valle”, con iscrizione:
au senti·rf
Non si conosce l’attuale collocazione del pezzo.
Osservazioni: Il rinvenimento di urnette cinerarie di tipo perugino è ampiamente
diffuso nel territorio di Marsciano, da Badiola a S. Biagio, da Spina a Papiano e
Cerqueto (cfr. schede nn. 1, 8, 13-14, 17, 24-25), testimoniando la capillare
occupazione dell’area in epoca ellenistica.
Tipologia: sepoltura isolata (necropoli?)
Cronologia: età ellenistica
Bibliografia: NS 1891, p. 160; CIE 4089; L. Banti, Contributo alla storia e alla
topografia del territorio perugino, in SE X, 1936, p. 105, n. 61; F. Cavallucci,
Marsciano. Territorio e nuclei urbani: un’indagine, Milano 1984, p. 52; L. Sensi,
Itinerari etruschi 3. Umbria, Milano 1985, p. 30
Scheda n. 4
Comune: Marsciano
Località: Casanuova di S. Biagio della Valle
Oggetto: Nel 1993, nel corso di lavori presso un casale, a m. 1,3 di profondità
sono emersi resti scheletrici, pertinenti ad un singolo inumato di sesso maschile,
ed il realtivo corredo funerario; dall’esame geologico si può ipotizzare con buona
probabilità che non si trattasse di una tomba a fossa, ma di una tomba a falsa
grotticella, poi crollata. Il corredo era costituito da un vaso a fiasco, con corpo
biconico schiacciato, tipico delle necropoli dell’area rinaldoniana, un frammento
di ciotola carenata, un’alabarda in rame a lama triangolare con costolatura
mediana, lati rettilinei e base semicircolare a tre fori, un pugnale in rame di tipo
Guardistallo a lama triangolare ispessita ed infine un’ascia in rame a margini
lievemente rilevati e tallone con piccolo incavo.
Osservazioni: In base alla probabile tipologia a falsa grotticella, alla presenza del
vaso a fiasco con corpo biconico, alla caratterizzazione bellica del corredo, si può
attribuire questa sepoltura maschile alla facies rinaldoniana, probabilmente in una
fase avanzata della stessa cultura, per il tipo di ascia a margini rilevati.
Dall’esame dei resti osteologici condotta da A. Sperduti e R. Macchiarelli, risulta
che l’inumato, maschio, era di età adulto-matura (attorno ai 35-45 anni) di robusta
costituzione, con dati dimensionali dai valori superiori a quelli medi confrontabili
per individui dello stesso periodo, con un’altezza ricostruibile di 169, 4 cm.
Tipologia: tomba, probabilmente del tipo a falsa grotticella
Cronologia: facies rinaldoniana (seconda metà del III millennio a.C.)
Bibliografia: M.C. De Angelis, La struttura tombale di Casanuova di S. Biagio
della Valle (Marsciano, Perugia), in Rivista di Scienze Preistoriche, XLVII -
1995-96, pp. 397-404; P. Pallecchi, Indagini mineralogico-petrografiche su due
frammenti ceramici pertinenti ad un vaso a fiasco ed una ciotola, in Rivista di
Scienze Preistoriche, XLVII - 1995-96, p. 405; A.M. Carruba, Annotazioni
tecniche sul materiale metallico, in Rivista di Scienze Preistoriche, XLVII -
1995-96, p. 406; A. Sperduti - R. Macchiarelli, I resti scheletrici umani della
sepoltura di S. Biagio della Valle, in Rivista di Scienze Preistoriche, XLVII -
1995-96, pp. 407-410.
Scheda n. 5
Comune: Marsciano
Località: Villanova
Oggetto: Al Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria di Perugia si conserva
un’anfora attica a figure nere, proveniente da Villanova. L’anfora, che doveva far
parte di un ricco corredo tombale, raffigura il mito di Teseo ed il Minotauro ed è
stata attribuita ad una bottega della cerchia di Exechias.
Osservazioni: L’anfora, di alta qualità, testimonia il notevole livello della
committenza locale etrusca, già ben documentato dall’eccezionale rinvenimento
dei tripodi Loeb (cfr. scheda 11), confermando gli indizi di una stabile presenza
nel territorio nel corso del VI sec. a.C.
Tipologia: sepoltura isolata
Cronologia: VI sec. a.C.
Bibliografia: G. Bellucci, Guida alle collezioni del Museo Etrusco Romano in
Perugia, Perugia 1910, p. 110 (inv. n. 76); L. Banti, Contributo alla storia e alla
topografia del territorio perugino, in SE X, 1936, p. 106, n. 63; F. Cavallucci,
Marsciano. Territorio e nuclei urbani: un’indagine, Milano 1984, p. 52; L. Sensi,
Itinerari etruschi 3. Umbria, Milano 1985, p. 30 e fig. 8.
Scheda n. 6
Comune: Marsciano
Località: fraz. Villanova, appena a sud della località Colle Belvedere
Oggetto: Durante i lavori di aratura, nel settembre 1987, è stata rinvenuta una
tomba a cassetta, costituita da quattro lastroni di travertino accuratamente
sbozzati, con fondo e coperchio piani (1.24 x 1, 08 x 0.16; area interna 0.90 x
0.88 x alt. ca. 88). Conteneva un cratere a colonnette (kelebe) a figure rosse con
coperchio, entro cui erano deposte le ceneri, ed un corredo formato da 23 vasi in
ceramica comune (fra cui 4 ciotole, 5 ciotoline, 2 coppette biansate, 4 biccchieri
miniaturistici, 4 piattelli, un piatto ed un’olla biansata).
La kelebe è decorata, sul collo, da una corazza a spallacci appesa ad una colonna
scanalata, fra due scudi circolari; sul corpo compare forse una testa con berretto
frigio, resa di profilo, poco leggibile; sotto le anse, tre palmette su volute. Il vaso
è confrontabile morfologicamente con un cratere a colonnette, conservato a
Bologna ma proveniente da Perugia (attribuito al Pittore di Hesione o alla sua
cerchia), probabilmente uscito dalla medesima officina, forse perugina.
La tomba è probabilmente riferibile ad una deposizione femminile, databile entro
la fine del IV sec. L’analisi antropologica dei resti incinerati ha permesso di
ipotizzare che il decesso fosse avvenuto fra i 30 ed i 35 anni di età, mentre non
consente di stabilire con certezza il sesso del defunto.
Osservazioni: Data la casualità del rinvenimento non è possibile precisare se fosse
una tomba isolata o pertinente ad una necropoli; la località, fra il fiume Tevere ed
il torrente Genna, è posta lungo una delle due vie interne di comunicazione che già
in età preromana dovevano collegare Perugia ad Orvieto.
Tipologia: tomba a cassetta
Cronologia: seconda metà IV sec. a.C. (decenni finali)
Bibliografia: M. Scarpignato, Una tomba etrusca con kelebe dal territorio
perugino, in Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia. Università degli Studi di
Perugia, XXVI, 1988/89, pp. 193-203; R. Macchiarelli -L. Salvadei, Analisi
antropologica dei resti incinerati dalla sepoltura in kelebe di Villanova
(Marsciano, Perugia), in Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia. Università
degli Studi di Perugia, XXVI, 1988/89, pp. 205-208; M. Scarpignato, Marsciano,
loc. Villanova. Tomba a cassetta, in Gens antiquissima Italiae. Antichità
dall’Umbria a Leningrado, Perugia 1990, pp. 277-282; M. Scarpignato, in Scavi e
scoperte, SE LVIII, 1992 (1993), pp. 618-620.
Scheda n. 7
Comune: Marsciano
Località: Spina
Oggetto: Nei terreni di proprietà della Regia Fondazione Agraria di S. Pietro in
Perugia, durante lavori agricoli, sono stati rinvenuti frammenti di terracotte
romane, una testa marmorea ed una statuetta marmorea femminile di Cibele
seduta. Al momento del ritrovamento i reperti sono stati depositati presso i Musei
Perugini.
Osservazioni: Pur nella scarsità delle notizie relative al ritrovamento, questo sito
si profila come uno fra i più interessanti, con una probabile presenza di un luogo
di culto.
Tipologia: santuario (?)
Cronologia: età romana
Bibliografia: SE I, 1927, p. 493; U. Calzoni, in Perusia, 1931, p. 84, fig. 9; G.
Becatti, Carta Archeologica F130, I NO, 1934, p. 9, n. 2; L. Banti, Contributo
alla storia e alla topografia del territorio perugino, in SE X, 1936, p. 106, n. 66;
F. Cavallucci, Marsciano. Territorio e nuclei urbani: un’indagine, Milano 1984,
p. 52
Scheda n. 8
Comune: Marsciano
Località: Spina
Oggetto: Dalla campagna attorno a Spina provengono tre urne, conservate in
prop. Santi, non decorate (dim. 37 x 27 x 26; 45,5 x 32 x 28; 57 x 43 x 46)
Osservazioni:
Tipologia: necropoli
Cronologia: età ellenistica
Bibliografia: G. Dareggi, Urne del territorio perugino, in Quaderni dell’Istituto
di Archeologia dell’Università di Perugia, 1, Perugia 1972, p. 64, nn. 115-117
Scheda n. 9
Comune: Marsciano
Località: Olmeto
Oggetto: nelle “Memorie, ove si è scavato da Mauro Faina”, alle pp. 90-91, si
legge, sotto l’indicazione topografica “S. Valentino e Castel delle Forme”, la
nota: “Nei beni di Laodamia Oddi, [in] e nel Podere del Vicario, poi nelle falde
di Castel delle Forme, presso l’Olmeto, sopra, e sotto a Papiano conviene fare
dei saggi, e frattanto fidarsi a quanto sarà indicato da Laodamia Oddi, e da altri
che trovarono due Urne ad Olmeto, comprate dal Comune di Perugia.”
Osservazioni:
Tipologia: necropoli (?)
Cronologia: età ellenistica
Bibliografia: B. Klakowicz, La Collezione dei Conti Faina in Orvieto. La sua
origine e le sue vicende, Roma 1970, p. 32
Scheda n. 10
Comune: Marsciano
Località: Olmeto
Oggetto: “Nel gennaio 1966, durante lavori agricoli in fraz. Olmeto del comune
di Marsciano, fu rinvenuto un grande ziro, che venne estratto in frammenti
dall’occasionale rinvenitore. Dalla presenza di alcuni resti scheletrici si può
supporre si tratti di un seppellimento entro ziro, il quale, secondo il rinvenitore,
sarebbe stato protetto da tegole poste “alla cappuccina”.
Osservazioni:
Tipologia: tomba isolata
Cronologia: età romana
Bibliografia: SE XXXIV, 1966, pp. 305- 306 (A.E. Feruglio)
Scheda n. 11
Comune: Marsciano
Località: S. Valentino, voc. Fonte Ranocchia
Oggetto: Nel luglio 1904, presso il vocabolo Fonte Ranocchia, a ca. 1,5 km da S.
Valentino, in seguito ad una scoperta casuale, vennero recuperati da una cavità
numerosi bronzi, che in un primo tempo furono nascosti, quindi venduti
all’antiquario Pallesi di Firenze. Loeb li acquistò a Roma per i musei americani,
ma portati a Berlino, lì si fermarono e vennero ricomposti.
Nel 1905 il proprietario del terreno, Daniele Berioli, fece regolare domanda di
scavo, e nello stesso anno si scavò l’area, ripulendo una tomba a doppia camera,
scavata nel masso di tufo arenario, del cui corredo facevano parte i bronzi già
rinvenuti. La struttura, orientata E-W, aveva una prima camera di 3.20 x 5.80
(lungo l’asse trasversale), dove vennero recuperati lo scheletro di una testa di
cavallo, ossa animali e gusci d’uova; in una seconda camera di 4.00 x 5.00 (lungo
l’asse longitudinale), con banchine su tutti i lati, restavano frammenti di vasi a
figure nere e di bucchero, altri frammenti di bronzo, di ceramica e di ossa. Nel
terreno attorno furono fatte trincee ma senza risultato; altri saggi vicino alla casa
colonica del Berioli restituirono tracce di due tombe a fossa di forma irregolare,
completamente esplorate, presso cui rimanevano piccoli frammenti di bronzo e di
bucchero. Nei rapporti di scavo si ha notizia di altri oggetti scoperti fortuitamente
durante i lavori agricoli in quegli anni, fra cui cinque piedini di cista in bronzo,
altri frammenti di lamine bronzee e di vasi. Minto pubblica inoltre alcuni
frammenti conservati nei magazzini del Museo di Firenze e provenienti da Fonte
Ranocchia: un galletto in doppia lamina bronzea sbalzata, numerosi frammenti di
lamine, ceramiche, fra cui forse un alabastron corinzio.
Osservazioni: L’elemento più interessante del corredo rinvenuto fortuitamente
nel 1904 è certamente costituito da tre tripodi bronzei, conosciuti come “tripodi
Loeb”, ora conservati alle alle Antikensammlungen di Monaco. Decorati sui lati
con riquadri figurati (nel caso del tripode A con due soli riquadri per lato, negli
altri due con tre riquadri), presentano raffigurazioni di animali fantastici, come
sfingi alate e chimere, e scene mitologiche, la lotta di Eracle col leone nemeo, ed
il mito di Peleo che rincorre Teti.
Questi bronzi, pezzi eccezionali nel panorama della bronzistica etrusca arcaica,
sono stati al centro di un lungo dibattito, volto soprattutto ad individuare il loro
luogo di fabbricazione e la loro cronologia. Attualmente vengono attribuiti a
produzione ceretana.
Tipologia: necropoli
Cronologia: seconda metà VI sec. a.C.
Bibliografia: A. Minto, Dove e quando furono scoperti i famosi tripodi Loeb, in
SE, IX, 1935, pp. 411; L. Banti, Contributo alla storia e alla topografia del
territorio perugino, in SE X, 1936, p. 106, n. 67a; L. Banti, Bronzi arcaici
etruschi: i tripodi Loeb, in Tyrrhenica. Saggi di studi etruschi, Milano 1957, pp.
77-92 (con bibl. prec.); R. Bianchi Bandinelli, M. Torelli, L’arte dell’antichità
classica. 2. Etruria – Roma, Torino 1976, p. 38 e scheda n. 86; Umbria – Marche
(guide archeologiche Laterza), Bari 1980, p. 79; F. Cavallucci, Marsciano.
Territorio e nuclei urbani: un’indagine, 1984, p. 52 e 79; L. Sensi, Itinerari
etruschi 3.Umbria, Milano 1985, pp.29-30
Scheda n. 12
Comune: Marsciano
Località: S. Valentino
Oggetto: Da S. Valentino viene un’iscrizione marmorea, rinvenuta nel 1786 e
portata poi al Museo dell’Università perugina, con dedica ai Penati:
T·ANNIUS·L·F·LARGI
DIBUS·PENATIBUS
OB·REM·MILITAREM
VOTUM·SOLVIT·L·M
Osservazioni:
Tipologia: iscrizione romana
Cronologia: età romana
Bibliografia: CIL XI, 1920; L. Banti, Contributo alla storia e alla topografia del
territorio perugino, in SE X, 1936, p. 106, n. 67c
Scheda n. 13
Comune: Marsciano
Località: S. Valentino
Oggetto: Iscrizione etrusca, rinvenuta presso San Valentino, passata nel “museo
publico perusino”:
cehen / cel teza/n penθ/a θauru/s’ θanr
Osservazioni:
Tipologia: iscrizione etrusca
Cronologia: età ellenistica
Bibliografia: CIE 4082; L. Banti, Contributo alla storia e alla topografia del
territorio perugino, in SE X, 1936, p. 106, n. 67b.
Scheda n. 14
Comune: Marsciano
Località: S. Valentino
Oggetto: nelle “Memorie, ove si è scavato da Mauro Faina”, alle pp. 90-91, si
legge, sotto l’indicazione topografica “S. Valentino e Castel delle Forme”, la
nota: “Nei beni di Laodamia Oddi, [in] e nel Podere del Vicario, poi nelle falde
di Castel delle Forme, presso l’Olmeto, sopra, e sotto a Papiano conviene fare
dei saggi, e frattanto fidarsi a quanto sarà indicato da Laodamia Oddi, e da altri
che trovarono due Urne ad Olmeto, comprate dal Comune di Perugia.”
G. Dareggi pubblica tre urne, conservate a S. Valentino della Collina: la prima, in
prop. Bonelli, di provenienza sconosciuta, raffigura l’agguato di Achille a Troilo
(dim. 47 x 45 x 37), la seconda (dim. 42 x 36 x 34, prov. scon.) è decorata su tre
facce con motivi floreali e a pelte; la terza, infine, ancora in prop. Bonelli e
probabilmente proveniente dalla campagna circostante, presenta due pelte
contrapposte sulla fronte (dim. 57 x 35 x 40).
Osservazioni:
Tipologia: necropoli (?)
Cronologia: età ellenistica
Bibliografia: B. Klakowicz, La Collezione dei Conti Faina in Orvieto. La sua
origine e le sue vicende, Roma 1970, p. 32; G. Dareggi, Urne del territorio
perugino, in Quaderni dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Perugia, 1,
Perugia 1972, p. 36, n. 5; pp. 52-53, n. 47; p. 55, n. 61.
Scheda n. 15
Comune: Marsciano
Località: San Valentino
Oggetto: in vocabolo S. Costanzo, in prop. Millucci Antonio, “si sono rinvenute
tracce di una tomba a camera (sono in corso saggi di scavo)”.
Osservazioni:
Tipologia: tomba isolata (?)
Cronologia: età etrusca (?)
Bibliografia: A. Talocchini, in SE XVII, 1943, p. 438
Scheda n. 16
Comune: Marsciano
Località: S. Valentino
Oggetto: Nel 1969, in loc. Filonca, si riprese lo scavo di un cunicolo già
parzialmente esplorato nel 1943. Si trattava di un “cunicolo scavato nel terreno,
con copertura a doppio spiovente formata da un columen centrale di travertino,
sorretto da grandi lastroni di travertino poggianti inferiormente su una cornice
leggermente aggettante, la quale corre lungo le pareti laterali del cunicolo,
costruite con blocchi di pietra non squadrati, sovrapposti irregolarmente. Il
cunicolo è preceduto da un corridoio di accesso a cielo aperto, scavato nel
terreno. Non è possibile stabilire con sicurezza l’uso cui era destinato il
manufatto: potrebbe trattarsi di una tomba.”
Osservazioni:
Tipologia: cunicolo
Cronologia: età etrusca
Bibliografia: A.E. Feruglio, Rassegna degli scavi e delle scoperte, SE XXXVII,
1969, pp. 280-281; L. Sensi, Itinerari etruschi 3.Umbria, Milano 1985, pp.29-30
Scheda n. 17
Comune: Marsciano
Località: San Montano (presso S. Valentino)
Oggetto: “il Vermiglioli ci ricorda che nel 1749, secondo la testimonianza del
cardinale Garampi, durante la demolizione dell’altare maggiore della chiesa di
San Montano, venne alla luce un’urna di travertino con ossa che si credettero di
S. Montano. L’urna gentilizia recava scolpita una Gorgone o Medusa con
iscrizioni in caratteri etruschi.” Il CIE 4468 riporta l’iscrizione su un’urna “olim
nella chiesa di S. Montano nella parrocchia rurale di S. Valentino volgarmente
chiamato della Collina”:
veilia:surti:velcznal:s’eχ
Osservazioni: il luogo era nel 1030 sede di un monastero che venne donato,
assieme ai beni di San Biagio della Valle e di Sant’Apollinare, da un certo Ugone
all’abbazia di Farfa.
Tipologia: tomba isolata
Cronologia: età ellenistica
Bibliografia: Vermiglioli, Antiche iscrizioni, I, p. 247; CIE 4468; L. Banti,
Contributo alla storia e alla topografia del territorio perugino, in SE X, 1936, p.
106, n. 67b; F. Cavallucci, Marsciano. Territorio e nuclei urbani: un’indagine,
Milano 1984, p. 79
Scheda n. 18
Comune: Marsciano
Località: Castello delle Forme
Oggetto: nelle “Memorie, ove si è scavato da Mauro Faina”, alle pp. 90-91, si
legge, sotto l’indicazione topografica “S. Valentino e Castel delle Forme”, la
nota: “Nei beni di Laodamia Oddi, [in] e nel Podere del Vicario, poi nelle falde
di Castel delle Forme, presso l’Olmeto, sopra, e sotto a Papiano conviene fare
dei saggi, e frattanto fidarsi a quanto sarà indicato da Laodamia Oddi, e da altri
che trovarono due Urne ad Olmeto, comprate dal Comune di Perugia.”
Osservazioni: Il Cavallucci riferisce della presenza non solamente di tombe nel
territorio presso Castello delle Forme (cfr. schede 19 e 20), ma anche di “antiche
iscrizioni”. (BAP, Ms. 1388, c. 366r.)
Tipologia: necropoli (?)
Cronologia: età ellenistica (?)
Bibliografia: B. Klakowicz, La Collezione dei Conti Faina in Orvieto. La sua
origine e le sue vicende, Roma 1970, p. 32; F. Cavallucci, Marsciano. Territorio
e nuclei urbani: un’indagine, Milano 1984, p. 80
Scheda n. 19
Comune: Marsciano
Località: Castello delle Forme (vocabolo Campo Filoncia)
Oggetto: tomba etrusca
Osservazioni: si tratta di un’indicazione fornita del Cavallucci, che si cercherà di
verificare e puntualizzare, anche attraverso la raccolta di testimonianze orali, al
momento della ricognizione archeologica sul territorio.
Tipologia: tomba isolata
Cronologia: età etrusca
Bibliografia: F. Cavallucci, Marsciano. Territorio e nuclei urbani: un’indagine,
Milano 1984, p. 80
Scheda n. 20
Comune: Marsciano
Località: Castello delle Forme (vocabolo Case Cisterna)
Oggetto: ipotetica tomba etrusca
Osservazioni: si tratta di un’indicazione fornita del Cavallucci, che si cercherà di
verificare e puntualizzare, anche attraverso la raccolta di testimonianze orali, al
momento della ricognizione archeologica sul territorio.
Tipologia: tomba isolata
Cronologia: età etrusca
Bibliografia: F. Cavallucci, Marsciano. Territorio e nuclei urbani: un’indagine,
Milano 1984, p. 80
Scheda n. 21
Comune: Marsciano
Località: Monte Vibiano Nuovo
Oggetto: Secondo F. Cavallucci, alcuni reperti d’età etrusca “altamente
significativi” provengono dal crinale di Monte Vibiano Nuovo. Essi sono
attualmente confluiti nel Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria di Perugia,
all’interno della Collezione Bellucci, poichè il rinvenitore, Lucio Tiberi, ne fece
dono all’amico Giuseppe Bellucci.
Osservazioni:
Tipologia: rinvenimento sporadico
Cronologia: età etrusca (?)
Bibliografia: F. Cavallucci, Marsciano. Territorio e nuclei urbani: un’indagine,
Milano 1984, p. 53
Scheda n. 22
Comune: Marsciano
Località: Papiano
Oggetto: Ritrovamento fortuito di una tomba di inumato, coperta con tegoloni,
con suppellettile formata di frammenti di comune ceramica rossastra e di pasta
vitrea.
Osservazioni: in base alla sintetica descrizione disponibile, si può ipotizzare che
si trattasse di una tomba alla cappuccina.
Tipologia: sepoltura isolata
Cronologia: età ellenistico-romana
Bibliografia: SE II, p. 686; L. Banti, Contributo alla storia e alla topografia del
territorio perugino, in SE X, 1936, p. 106, n. 70; F. Cavallucci, Marsciano.
Territorio e nuclei urbani: un’indagine, Milano 1984, p. 52
Scheda n. 23
Comune: Marsciano
Località: Papiano
Oggetto: nelle “Memorie, ove si è scavato da Mauro Faina”, alle pp. 90-91, si
legge, sotto l’indicazione topografica “S. Valentino e Castel delle Forme”, la
nota: “Nei beni di Laodamia Oddi, [in] e nel Podere del Vicario, poi nelle falde
di Castel delle Forme, presso l’Olmeto, sopra, e sotto a Papiano conviene fare
dei saggi, e frattanto fidarsi a quanto sarà indicato da Laodamia Oddi, e da altri
che trovarono due Urne ad Olmeto, comprate dal Comune di Perugia.”
Osservazioni:
Tipologia: necropoli (?)
Cronologia: età ellenistica (?)
Bibliografia: B. Klakowicz, La Collezione dei Conti Faina in Orvieto. La sua
origine e le sue vicende, Roma 1970, p. 32
Scheda n. 24
Comune: Marsciano
Località: Papiano (dai dintorni di Papiano)
Oggetto: Urna con rappresentazione del sacrificio di Ifigenia; vi sono
rappresentati Artemide con la cerva, Ulisse, Ifigenia, Agamennone, ed una figura
femminile con bretelle, su un solo piano (dim. 54,5 x 37 x 42).
Osservazioni:
Tipologia: tomba isolata
Cronologia: età ellenistica
Bibliografia: G. Dareggi, Urne del territorio perugino, in Quaderni dell’Istituto
di Archeologia dell’Università di Perugia, 1, Perugia 1972, pp. 34-35, n. 3
Scheda n. 25
Comune: Marsciano
Località: Cerqueto
Oggetto: Nel 1834 “nelle vicinanze del Castello di Cerqueto” si rinvenne una
tomba con quattro urne iscritte, che secondo il Conestabile andarono disperse
poco tempo dopo. La trascrizione delle iscrizioni compare nel Corpus
Inscriptionum Etruscarum ai nn. 4083-4086:
4083: larθi rutsnei / maalnas’
4084: aθ··a·i rutsni
4085: θana larist/nei rutsnis’
4086: scarpmi larθi ···/ rutsnis la
A Cerqueto si conservano inoltre numerose urne, rinvenute nelle campagne
circostanti: in particolare una, in prop. Saracca, a voc. S. Agostino, è decorata con
una testa di Gorgone ed è corredata da un’iscrizione, purtroppo molto lacunosa
(dim. 50 x 40 x 46); in prop. Saccarelli ne sono visibili numerose altre, di cui una
è decorata da motivi floreali e pelte, così come tre coperchi a doppio spiovente,
mentre altre sette non sono decorate.
Osservazioni: il numero di urne con provenienza nota dalla zona di Cerqueto
lascia ipotizzare l’esistenza di una necropoli di una certa consistenza, che rimane
comunque da localizzare, così come l’insediamento ad essa connesso.
Tipologia: necropoli
Cronologia: età ellenistica
Bibliografia: G. Conestabile, Dei monumenti di Perugia etrusca e romana, IV,
Perugia 1870, p. 186; CIE 4083-4086; G. Becatti, Carta Archeologica F130, I
NO, 1934, p. 9, n. 3; L. Banti, Contributo alla storia e alla topografia del
territorio perugino, in SE X, 1936, p. 106, n. 71; G. Dareggi, Urne del territorio
perugino, in Quaderni dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Perugia, 1,
Perugia 1972, p. 48, n. 35; p. 54, n. 54; pp. 59-62, nn. 79, 80, 84, 88; p. 64, nn.
119-122; p. 66, nn. 143-146; F. Cavallucci, Marsciano. Territorio e nuclei
urbani: un’indagine, Milano 1984, p. 52; L. Sensi, Itinerari etruschi 3.Umbria,
Milano 1985, p. 30
48
Scheda n. 26
Comune: Marsciano
Località: S. Fortunato (?) - Cerqueto
Oggetto: nelle “Memorie, ove si è scavato da Mauro Faina”, alle pp. 87-88, si
dice testualmente “N.B. tutta la collina da S. Fortunato a Cerqueto con le
seppolture direi magiori di collinette, merita di essere cercata, perchè pieni di
tombe”. Questo in conclusione ad una breve nota in cui si dice “Trovò un
contadino di Coppoli due urne presso S. Fortunato io vi andai e trovai nel Campo
tra la Casa e l’osteria molte tombe, ma tutte consumate con oggetti inutili. Visitai
i contorni della Casa Palchetti, non vi era nulla. Vi sono Campi delle Tombe da
cavare in quelli del Prete, e io cominciai a scavare una nel greppio, ma il prete
non volle che scavassi ed io la lasciai mezzo scavata.”
Osservazioni: secondo la Klakowicz la località S. Fortunato di cui si parla non è
quella presso Marsciano, ma un’altra a 7 km da Perugia: si riferisce infatti alle
stesse Memorie, alla p. 92, dove, ancora a proposito di S. Fortunato, si dice:
“Cercare nel Campo del Prete in faccia alla casa di Palchetti, e quindi far saggi,
più verso S. Martino in Colle, che verso S. Martinello”. Effettivamente qui
sembra che casa Palchetti sia presso S. Fortunato di Perugia, prossimo a S.
Martino in Colle, piuttosto che S. Fortunato presso Marsciano. D’altra parte
diventa così assurda la dizione “tutta la collina da S. Fortunato a Cerqueto”, che
ha un senso solamente considerando entrambe le località presso Marsciano. Non
si può escludere che, parlando di S. Fortunato (di Perugia), a Mauro Faina sia
tornata in mente un’osservazione riguardo l’altro S. Fortunato (presso
Marsciano), e l’abbia quindi qui inserita per evitare che gli sfuggisse. Rimane
comunque in ogni caso la segnalazione di supposte tombe da cercarsi presso
Cerqueto.
Tipologia: necropoli (?)
Cronologia: età ellenistico-romana (?)
Bibliografia: B. Klakowicz, La Collezione dei Conti Faina in Orvieto. La sua
origine e le sue vicende, Roma 1970, p. 30
Scheda n. 27
Comune: Marsciano
Località: Monte Verniano
Oggetto: A seguito di un primo sopralluogo compiuto nel 1922, vennero
effettuate alcune indagini che permisero di individuare una stazione preistorica al
di sopra del vecchio Convento di S. Bartolomeo, a circa 560 m s.l.m. Vennero
prelevati numerosi strumenti litici, ora al Museo Archeologico Nazionale
dell’Umbria, comprendenti raschiatoi, grattatoi, laminette, cuspidi di frecce, una
scheggia di ossidiana, e due frammenti di rame.
Osservazioni: il Cavallucci, riguardo a Monte Verniano, riporta le seguenti
informazioni: “su questo monte, secondo la gente del luogo, sarebbe sorta una
città chiamata Faleria; ma si potrebbe trattare di Fallera (forse di epoca etrusca)
situata tra Castiglion Fosco e Greppolischieto, poco distante da Monte Verniano”
Tipologia: insediamento
Cronologia: età eneolitica
Bibliografia: U. Calzoni, L’Umbria preistorica. Tracce di stazioni eneolitiche a
Monte Vergnano, Perugia Vecchia e Monte Belveduto, Perugia 1923, pp. 5-6; U.
Calzoni, Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, Perugia 1971, p. 14; F.
Cavallucci, Marsciano. Territorio e nuclei urbani: un’indagine, Milano 1984, pp.
100-101
Scheda n. 28
Comune: Marsciano
Località: Buca del Diavolo (torrente Fersinone)
Oggetto: nella cosiddetta “Buca del Diavolo”, posta su un terrazzo fluviale che
sovrasta il torrente Fersinone, sono stati prelevati reperti risalenti al Paleolitico,
ora conservati presso il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria di Perugia,
rappresentati da strumenti dell’industria litica (raschiatoi carenati e bulini). La
Buca del Diavolo si presenta come una camera centrale da cui si dipartono vari
rami scavati nella viva roccia.
Osservazioni: Il rinvenimento ben si inquadra nell’ambito delle emergenze di età
preistorica, presenti nei territori contermini, come alle Tane del Diavolo a Parrano
ed in loc. Orzolo, nel comune di S. Venanzo
Tipologia: Riparo in grotta
Cronologia: Paleolitico (Aurignaziano – 30.000 a.C. ca.)
Bibliografia: M. Pallottino, Preistoria e Protostoria dell’Umbria, in Atti del I
Convegno di Studi Umbri, Gubbio 1963, Perugia 1964, pp. 75-90; U. Calzoni,
Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, Perugia 1971, p. 14; F. Cavallucci,
Marsciano. Territorio e nuclei urbani: un’indagine, Milano 1984, p. 60 e p. 103
Scheda n. 29
Comune: Marsciano
Località:
Oggetto: rinvenimento sporadico di uno scarabeo in corniola, con raffigurazione
di Ercole e la cerva
Osservazioni:
Tipologia: rinvenimento sporadico
Cronologia: età etrusca
Bibliografia: U. Calzoni, in Perusia, 1930, 5, p. 112; 1930, 3, p. 53; L. Banti,
Contributo alla storia e alla topografia del territorio perugino, in SE X, 1936, p.
106, n. 72
Scheda n. 30
Comune: Marsciano
Località:
Oggetto: Viene riferita una generica provenienza da Marsciano per alcuni
rinvenimenti sporadici di monete, tra cui un “medio bronzo” dell’imperatore
Galba ed un asse della serie librale della zecca di Iguvium (Giovannelli, T. II, c.5
r.v., n. 6 : “Nel principio di quest’anno [1747] tra Marciano Terra del Perugino et
il Castello diruto di Lambeto nel territorio di Todi, fu trovato un Monetone di
bronzo che secondo la relazione a me datane ... in una parte una Luna ... con tre
stelle intorno, e sotto un pezzetto di asta dritta, e più sotto alcune Lettere etrusche;
e nell’altra una Ruota radiata”).
Inoltre, nel XVIII sec., in contesto e località non precisata, venne rinvenuto un
denario di Aulo Vitellio con la legenda A. VITELLIUS GERMAN IMP TR P sul
dritto, con busto dell’imperatore, mentre sul rovescio comparivano un tripode o
lebete fra un delfino ed un corvo, con la legenda XV VIR SACR FAC. La notizia
del ritrovamento è riferita da G.B. Alvi (ASCT): “Una settimana scorsa da un
nostro colono che andava alla fiera di Marsciano ricevei il disegno della piccola
Medaglia di Argento dell’Imperatore Vitellio ...”
Osservazioni:
Tipologia: rinvenimenti sporadici
Cronologia: età ellenistica – età romana
Bibliografia: Cohen, I, p. 336, 267; U. Calzoni, in Perusia, 1930, 5, p. 112; 1930,
3, p. 53; L. Banti, Contributo alla storia e alla topografia del territorio perugino,
in SE X, 1936, p. 106, n. 72; M. Bergamini Simoni, Rinvenimenti monetali inediti
nel territorio di Todi, in Assisi e gli Umbri nell’antichità, Atti del Convegno 18-
21.XII.1991, (Assisi 1996), pp. 69-70, figg. 15-16
Scheda n. 31
Comune: Marsciano
Località:
Oggetto: Da Marsciano proviene un corredo metallico costituito da un pugnale di
tipo Guardistallo e da un’ascia di spessore sottile, con accenno di rilievo dei
margini, conservato nella collezione Bellucci nn. 7527 e 7528, del quale si
ignorano le modalità del ritrovamento.
Osservazioni:.
Tipologia: sepoltura isolata (?)
Cronologia: facies rinaldoniana (?)
Bibliografia: G.L. Carancini, Primi sviluppi della metallurgia nell’area medio-
tirrenica nel quadro della protostoria peninsulare, in Vulcano a Mezzano,
Valentano 1993, n. 35; V. Bianco Peroni, I pugnali nell’Italia continentale, in
PBF VI, 10, Monaco 1994, n. 117; M.C. De Angelis, La struttura tombale di
Casanuova di S. Biagio della Valle (Marsciano, Perugia), in Rivista di Scienze
Preistoriche, XLVII - 1995-96, p. 399.
Scheda n. 32
Comune: Marsciano
Località:
Oggetto: nelle “Memorie, ove si è scavato da Mauro Faina”, alla p. 90, sotto il
toponimo Marsciano, si dice “Feci guardare nel podere della Volpe, e nel
Poderetto presso la Volpe, vi trovammo molti morti sotto le tegole, e non altro,
però se non ivi precisamente, io penso che nei contorni vi si debba trovare
qualche urna, perchè si vedono [fabbricati. A] orme di Fabbricati in quei Poggi,
e le [Urne] Tombe non devono essere lontane”.
Osservazioni: In base alla descrizione di Mauro Faina, si può dedurre che si
trattasse di tombe alla cappuccina. Rimane incerta la localizzazione topografica
del podere citato, che è stato provvisoriamente ubicato presso Marsciano, così
come riportato a margine del diario di Mauro Faina.
Tipologia: necropoli
Cronologia: età romana
Bibliografia: B. Klakowicz, La Collezione dei Conti Faina in Orvieto. La sua
origine e le sue vicende, Roma 1970, pp. 31-32
Scheda n. 33
Comune: Marsciano
Località: Ammeto
Oggetto: Nel 1742 si rinvenne una tomba ad inumazione, del cui corredo faceva
parte una moneta di Massenzio. Leggiamo dal Diario Todino del Giovannelli, c.
349, n. 292: “nell’anno corrente 1742 vicino al castello di Lambeto, o Ameto in
territorio di Todi verso Marsciano, fu trovato sotterra un cadavere umano con
una lucernetta di terracotta rozza, e di color caffè, e con una medaglia di
Massenzio, le quali cose a me donate dal sig. Don Gioseppe Caroni le ridonai al
Sig. Diamante Montemellini” (erudito la cui collezione confluì poi in quella degli
Oddi).
Osservazioni:
Tipologia: tomba isolata
Cronologia: età romana (prima metà IV sec. d.C.)
Bibliografia: M. Bergamini Simoni, Rinvenimenti monetali inediti nel territorio
di Todi, in Assisi e gli Umbri nell’antichità, Atti del Convegno 18-21.XII.1991,
(Assisi 1996), p. 57