Scheda 29
Presbiterio con altare, ambone, fonte battesimale e sede del Sacerdote
Scheda n. |
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29 redatta da MC l’1 settembre 2000 |
tipologia del bene schedato |
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Bene mobile |
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altare |
denominazione |
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Presbiterio con altare, ambone, fonte battesimale e sede del Sacerdote |
località |
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Marsciano |
ubicazione |
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Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista - Centro Storico - P.zza San Giovanni |
coordinate geografiche |
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Lat. 42 54’, Long. 12 20’. |
data di realizzazione (e/o trasformazione) |
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Quello attuale è del 1965. |
dimensioni |
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autore |
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Romano Mazzini (scultore e professore all’Istituto d’Arte di Deruta) |
costruttore |
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progettista |
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proprietà |
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descrizione |
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In ceramica policroma. |
caratteristiche |
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L’opera rappresenta l’ultima cena di Gesù nella pala dell’altare, i quattro evangelisti nel frontespizio dell’ambone e il catino del fonte battesimale rappresenta il passaggio del mar Rosso del popolo d’Israele e quindi la liberazione di questo popolo dalla schiavitù dell’Egitto, e l’annegamento dei soldati egiziani nel Mar Rosso. C’è pure una formella che rappresenta il Battesimo di Gesù. Ultimamente (1996) si è portato il Fonte battesimale sul piano del presbiterio, mentre prima era interrato e si dovevano scendere tre gradini. |
uso |
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notizie storiche |
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Il primo altare, sorto con la Chiesa, è del 1896; in questi anni sono stati demoliti e ricostruiti tre altari maggiori, uno ben differente all’altro. Nel 1896 l’altare maggiore fu costruito in muratura, con grande maestosità, di stile gotico con guglie e molto intonato alla Chiesa. Il secondo altare, che prese il posto del primo, tutto distrutto, dono del Conte Pietromarchi, fu costruito subito dopo la guerra, mentre era Priore Parroco Don Arsenio Ambrogi, ed era tutto in marmi pregiati e policromi. Fu offerto come “voto” perché il Conte non ebbe danni bellici nella sua proprietà e nello stabilimento del tabacco di Marsciano. Di quest’opera resta solo il tabernacolo, che è stato messo nella cappella del Sacramento. L’ultimo lavoro nel presbiterio fu eseguito durante il periodo in cui era parroco Don Geremia Trequattrini, subito dopo il Concilio Vaticano Secondo, in cui venne presentata la “riforma liturgica” che voleva l’altare maggiore rivolto verso i fedeli. Fu il periodo in cui tanti altari furono demoliti o trasformati. Nel 1965 fu modificato tutto il presbiterio con altare, ambone, fonte battesimale e sede del Sacerdote. |